Rischi

Il rischio sismico, si può definire come il potenziale danno economico, sociale ed ambientale derivante dal verificarsi di terremoti pericolosi che possono colpire un certo territorio in un dato periodo di tempo. Occorre quindi distinguere il rischio e dal pericolo, quale rapporto causa-effetto: il pericolo è rappresentato dal terremoto che può colpire una certa area, (causa); il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (effetto).

Per determinare il livello di rischio di un territorio occorre conoscere la sua sismicità, cioè frequenza e forza (magnitudo) con cui si manifestano i terremoti, ma anche la vulnerabilità cioè la predisposizione di una costruzione ad essere danneggiata da una scossa sismica, ed infine l’esposizione cioè quanti e quali sono i beni esposti, quante vite umane sono presenti. Quindi si può affermare che il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell’esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti), ci si può attendere in un dato intervallo di tempo.

La determinazione del rischio sismico è fondamentale per le decisioni prese riguardo alla mitigazione del rischio e nella gestione dello stesso nelle fasi d’emergenza che si traducono in adeguate politiche di prevenzione e riduzione del rischio, quali:

- monitoraggio del territorio e valutazione del pericolo a cui è esposto il patrimonio abitativo (consistenza e qualità dei beni esposti al rischio), la popolazione, i sistemi infrastrutturali;

- riduzione della vulnerabilità dell’edilizia più antica, degli edifici “rilevanti” (scuole, beni monumentali), degli edifici “strategici” (ospedali, strutture adibite alla gestione dell’emegenza), attraverso un’ottimizzazione delle risorse utilizzate per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio;

- aggiornamento della classificazione sismica e della normativa;

- studi di microzonazione sismica per un corretto utilizzo degli strumenti ordinari di pianificazione, per conseguire nel tempo un riassetto del territorio che tenga conto del rischio sismico e per migliorare l’operatività e lo standard di gestione dell’emergenza a seguito di un terremoto;

- intervento sulla popolazione con una costante e incisiva azione di informazione e sensibilizzazione.

Cosa sapere e cosa fare in caso di rischio

Rischio Sismico

Tutte le indicazioni necessarie da eseguire in caso di emergenza per compiere adeguati comportamenti, utili per la salvaguardia personale e della collettività.