Cosa fare per
Il rischio sismico, si può definire come il potenziale danno economico, sociale ed ambientale derivante dal verificarsi di terremoti pericolosi che possono colpire un certo territorio in un dato periodo di tempo. Occorre quindi distinguere il rischio e dal pericolo, quale rapporto causa-effetto: il pericolo è rappresentato dal terremoto che può colpire una certa area, (causa); il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (effetto).
Per determinare il livello di rischio di un territorio occorre conoscere la sua sismicità, cioè frequenza e forza (magnitudo) con cui si manifestano i terremoti, ma anche la vulnerabilità cioè la predisposizione di una costruzione ad essere danneggiata da una scossa sismica, ed infine l’esposizione cioè quanti e quali sono i beni esposti, quante vite umane sono presenti. Quindi si può affermare che il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell’esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti), ci si può attendere in un dato intervallo di tempo.
La determinazione del rischio sismico è fondamentale per le decisioni prese riguardo alla mitigazione del rischio e nella gestione dello stesso nelle fasi d’emergenza che si traducono in adeguate politiche di prevenzione e riduzione del rischio, quali:
- monitoraggio del territorio e valutazione del pericolo a cui è esposto il patrimonio abitativo (consistenza e qualità dei beni esposti al rischio), la popolazione, i sistemi infrastrutturali;
- riduzione della vulnerabilità dell’edilizia più antica, degli edifici “rilevanti” (scuole, beni monumentali), degli edifici “strategici” (ospedali, strutture adibite alla gestione dell’emegenza), attraverso un’ottimizzazione delle risorse utilizzate per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio;
- aggiornamento della classificazione sismica e della normativa;
- studi di microzonazione sismica per un corretto utilizzo degli strumenti ordinari di pianificazione, per conseguire nel tempo un riassetto del territorio che tenga conto del rischio sismico e per migliorare l’operatività e lo standard di gestione dell’emergenza a seguito di un terremoto;
- intervento sulla popolazione con una costante e incisiva azione di informazione e sensibilizzazione.
Cosa fare in caso di Terremoto
IL TERRITORIO DI PALERMO è caratterizzato da una sismicità frequente anche se di grado non particolarmente elevato. La classificazione sismica del 2003 assegna infatti il territorio di Palermo alla 2° ZONA, definita come sismicità medio-alta.
E' necessario rendere la cittadinanza preparata ad affrontare l’emergenza terremoto. Conoscere i comportamenti da attuare in caso di evento sismico permette, nella maggior parte dei casi, di difenderci dai suoi effetti distruttivi.
La tua protezione dipende molto dal comportamento che attuerai durante e dopo il terremoto. Una prima reazione di ANSIA e di PAURA è NORMALE, serve a PROTEGGERTI ma subito dopo AGISCI secondo le seguenti indicazioni:
Cosa fare
In luoghi chiusi
Durante la scossa
• Ripararsi a ridosso di un muro portante o sotto una trave oppure sotto il tavolo;
• Tieniti lontano dalle finestre e da mobili che potrebbero cadere;
• Non precipitarsi per le scale e non usare l’ascensore.
Dopo la scossa
• Verificare il proprio stato di salute e quello di chi vi è vicino;
• Accertarsi che non vi siano principi di incendio;
• Chiudere gli interruttori generali del GAS, CORRENTE ELETTRICA e ACQUA;
• Esci dall’edificio mantenendo la calma e ricordandosi di prendere la SAFETY BAG;
• Dirigersi verso l’AREA di ATTESA stabiliti dal piano di EMERGENZA - Piano di Protezione Civile.
All’aperto
Durante la scossa
• Tieniti lontano da alberi e lampioni e non sostare accanto ad edifici per evitare di essere colpiti da oggetti non stabili o pericolosi (cornicioni, vetrate, insegne….);
• Se sei in auto ferma la vettura nella prima area libera.
Dopo la scossa
• Ascolta i notiziari e le indicazioni della Protezione Civile.
Cosa non fare
In luoghi chiusi
Durante la scossa
• Non uscire dall’edificio. Aspetta che sia finita la scossa;
• Non avvicinarsi a finestre balconi armadi e mensole;
• Non usare le scale e gli ascensori.
Dopo la scossa
• Non accendere fornelli candele accendini a causa di possibili fughe di GAS;
• Non spingere e non correre uscendo dall’edificio all’aperto.
Durante la scossa
• Non sostare in prossimità di ponti o impianti industriali;
• Non sostare sotto alberi, lampioni o strutture pericolanti.
Dopo la scossa
• Non usare l’automobile per non intralciare i soccorsi;
• Non usare il telefonino per evitare di intasare le linee.
Safety Bag
1. acqua, generi alimentari non deperibili
2. medicine salvavita e di prima necessità
3. torcia portatile, radiolina, batterie di riserva
4. carta igienica, carta e penna, impermeabili leggeri
5. fotocopia documenti, copia chiavi di casa
Il tutto per un fabbisogno utile di 24–48 ore